INFO DONAZIONI - FIDASORBASSANO

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INFO DONAZIONI




COS'E' IL SANGUE...?                
 Il sangue è un liquido che rappresenta il 7% del peso del nostro corpo. E' responsabile delle più importanti funzioni vitali.
Si compone di una parte liquida, il plasma, e di minuscoli corpi invisibili ad occhio nudo, ma numerosissimi e attivissimi ed instancabili nel purificare e difendere il corpo umano: si tratta dei globuli bianchi, dei globuli rossi e delle piastrine.
Il sangue in base a particolari sostanze presenti nei globuli rossi si differenzia in quattro tipi fondamentali:
gruppo A, gruppo B, gruppo AB e gruppo 0.
  




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GLOBULI ROSSI - GLOBULI BIANCHI
 I globuli rossi  hanno la funzione di trasportare l'ossigeno ai tessuti e l'anidride carbonica ai polmoni, perché possa essere espulsa.
I globuli bianchi hanno il compito di combattere i processi infettivi e di ostacolare la penetrazione dei germi nell'organismo.
Le piastrine servono a rimarginare le ferite. 
...il sangue è indispensabile per poter vivere.
 
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QUANTO SANGUE POSSO DONARE?
  Il volume del prelievo di sangue è stabilito dal D.M. 15/01/1991 (art.10) ed è uguale a  450 millilitri  più o meno il 10%.
Tale quantitativo è stato determinato in modo da garantire contemporaneamente un’adeguata preparazione degli emocomponenti
(concentrati di globuli rossi, piastrine, unita di plasma)
sia l'assenza di complicanze per il donatore.   
 
REQUISITI PER LA DONAZIONE DI SANGUE:
Chiunque sia in buone condizioni di salute ed abbia le seguenti caratteristiche:  
Peso corporeo: > 50 Kg;
Età: > 18 anni, fino a 60 se alla prima donazione, 65 ed oltre a giudizio medico per il donatore periodico;
Pressione arteriosa: massima > 110 e < 180 mmhg; minima > 50 e < 100 mmhg. ;
Polso arterioso ritmico, > 50 e < 100 batti al minuto;  
Non devono essere presenti patologie croniche, alterazioni a carico di fegato, cuore, ecc., patologie infettive trasmissibili (epatiti, AIDS, eccetera) né comportamenti a rischio per queste ultime

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 OGNI QUANTO POSSO DONARE?
Intervalli di Donazione:

da Sangue Intero a Sangue Intero 90 giorni (max 2/anno donne in età fertile, uomini e donne con età superiore a 65 anni, max 4/anno uomini e donne in età non fertile, salvo diverso indice di donazione)
da Sangue Intero a Plasma 1 mese
da Sangue Intero a Piastrinoaferesi 1 mese
da Plasma a Sangue Intero 14 giorni
da Plasma a Plasma 14 giorni
da Plasma a Piastrinoaferesi 14 giorni
da Piastrinoaferesi a Sangue Intero 14 giorni
da Piastrinoaferesi a Plasma 1 mese
da Piastrinoaferesi a Piastrinoaferesi 14 giorni
N.B.: la Piastrinoaferesi consiste solitamente in una donazione multipla comprendente un'unità di Piastrine + un'unità di Plasma (PlasmaPIAF) o di Globuli Rossi (EritroPIAF). Quest'ultima, agli effetti dell'intervallo fra donazioni, deve essere assimilata ad una donazione di S.I.
Fermi restando gli intervalli minimi consentiti dalla legge fra i diversi tipi di donazione, per ragioni di prudenza legate al tempo necessario per il completamento delle procedure relative alla donazione precedente, si consiglia peraltro un intervallo minimo di 30 giorni.
Il numero massimo consentito di PlasmaPIAF è di 6 all'anno; il numero massimo consentito di EritroPIAF è 4 all'anno per l'uomo e 2 all'anno per la donna in età fertile.
Il numero massimo complessivo di donazioni per anno solare, fra i vari tipi di donazione, è di 8 (Raccomandazione CRS 1/2010).

Numero massimo di Donazioni all'anno

Il D. M 3/3/2005 "Caratteristiche e modalità per la donazione del sangue e di emocomponenti" all’All.1 prescrive un numero massimo per ogni singolo tipo di donazione (Sangue Intero, plasma, piastrine, donazioni multiple), ma non un numero massimo complessivo.
Considerando che numerosi donatori ormai alternano differenti tipi di donazione, si indica tale limite in 8 donazioni complessive nel corso dell’anno solare.
(da "Linee guida Cabina di Regia Provincia di Torino 3/2009").

 
CHI NON PUO' DONARE:

Chi ha contratto, anche in passato, un’epatite virale di tipo B o C (epatiti che tendono a persistere nel tempo e vengono trasmesse attraverso il sangue);
chi fa uso abitudinario di sostanze stupefacenti;
chi fa uso eccessivo di bevande alcooliche (alcolisti cronici);
chi soffre di patologie cardiovascolari importanti.
La donazione è controindicata temporaneamente nelle seguenti situazioni:
In gravidanza, e durante l'allattamento;
in caso di soggiorni in paesi tropicali, la sospensione varia a seconda della nazione visitata e delle profilassi effettuate; infezioni, quali bronchiti, sinusiti, ecc...;
nei periodi di assunzione di farmaci o di interventi chirurgici;
Tutte le altre condizioni vengono valutate caso per caso dal medico al momento della visita. Per ulteriori informazioni contattare i nostri medici, inviando un'email all'indirizzo medico@fidasadsp.it oppure al seguente numero telefonico 011.6634225


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 POSSO CONTRARRE INFEZIONI DONANDO?
Assolutamente no,
poiché il materiale impiegato per la donazione è totalmente sterile e viene usato una sola volta.   
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IL SANGUE CHE DONO VIENE RICOSTITUITO?
  La quota liquida del sangue viene ricostituita nell'arco di poche ore, grazie a meccanismi fisiologici di recupero che tendono a richiamare liquidi nel letto vascolare.
 La quota corpuscolata
(globuli rossi, globuli bianchi e piastrine)
viene ricostituita in tempi variabili a seconda dell'elemento cellulare considerato, ma, comunque sempre in pochi giorni.
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 COSA SUCCEDE AL SANGUE CHE DONO?
Sangue intero: serve in rare condizioni (emorragie massive).
Concentrato di globuli rossi: anemia di varia natura (nelle leucemie, postemorragia, d’accompagnamento a neoplasie, nella talassemia...) essendo utili per la loro capacita di trasporto dell'ossigeno quando questa funzione è gravemente compromessa proprio per la riduzione del patrimonio emoglobinico del malato.
 Concentrato di piastrine: nelle gravi alterazioni quantitative (notevole riduzione del numero) o qualitative di queste cellule, in presenza di emorragia.
Plasma ad uso clinico: nelle gravi alterazioni della coagulazione, in presenza o con grave rischio d’emorragia non correggibile con l'uso dei concentrati di fattori plasmatici ottenuti dalla lavorazione industriale del plasma.  
Albumina: utile per elevare la pressione oncotica nel caso di edemi diffusi o di grave diminuzione della pressione arteriosa. Viene ottenuta dalla lavorazione industriale del plasma.
 Immunoglobuline non specifiche: anche questi prodotti derivano dalla lavorazione industriale del plasma. Si usano per contrastare le infezioni gravi.
 Fattori specifici della lavorazione: ancora una serie di prodotti salvavita che provengono dalla lavorazione industriale del plasma. Sono indispensabili per la cura delle emorragie che accompagnano la loro carenza o assenza congenita, come nelle emofilie.
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 PERCHE' DONARE IL SANGUE?
 Come già specificato, i controlli sui donatori sono molto accurati, al fine di evitare prelievi a persone che non sono nelle migliori condizioni fisiche.
La quantità di sangue che viene prelevata é molto limitata e viene ricostituita in pochi giorni dall'organismo.
 Inoltre, diventare un donatore periodico - cioè sottoporsi a prelievo, almeno un paio di volte l'anno - offre molti vantaggi, perché il donatore ed il suo sangue vengono frequentemente controllati; offrendo l'opportunita di cogliere molte malattie al loro insorgere.
 Aumentare il numero dei donatori periodici è l'unico sistema per evitare la speculazione o il rischio di contagio.
  L'unico modo per ottenere sangue, emoderivati (medicine salvavita realizzate col sangue) e trasfusioni sicure è quello di raccoglierlo qui, nel nostro Paese, nel pieno rispetto della legge e della sicurezza, affidandosi alle associazioni di volontariato riconosciute e sostenute dal Ministero della Sanità.
 Così cancellando sia la donazione occasionale (di per sé fonte di più alto rischio infettivo) sia la dipendenza dall'importazione che tuttora si mantiene per una quota rilevante del plasma occorrente.

 
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 COME DEVO COMPORTARMI DOPO LA DONAZIONE?
 OGGI:
 Rimango presso il centro prelievi il tempo necessario a consumare i generi di ristoro, con particolare attenzione ad assumere una buona quantità di liquidi (es. una bottiglietta di acqua da mezzo litro nella mezz'ora successiva alla donazione).
 Mi allontano soltanto se non avverto alcun disturbo, soprattutto stando in piedi (es. vertigini, nausea); per qualunque sintomo, comparso dopo la donazione, avviso subito il personale sanitario.
Se penso di non aver riferito, durante la visita medica, circostanze sul mio stato di salute o sullo stile di vita che avrebbero controindicato la donazione devo subito chiedere al medico, in via strettamente personale e anche senza fornire spiegazioni, che la mia sacca di sangue non venga usata a scopo trasfusionale.
Evito di sottopormi a sforzi intensi e non pratico attività o hobby rischiosi (es. guida di mezzi pubblici, lavoro su ponteggi, immersioni o sport estremi, ecc.) per 24 ore.
NEI PROSSIMI GIORNI:
Telefono immediatamente alla sede dell'Unità di Raccolta e chiedo di parlare con un medico se:
- Nelle 48 ore successive alla donazione compaiono sintomi di infezione (es. febbre, cistite, diarrea, ecc.) per evitare di trasmettere l'infezione eventualmente già presente al momento della donazione
- Accuso qualsiasi sintomo riconducibile alla donazione (es. ematoma, dolore nella zona di prelievo, ecc.); la segnalazione è necessaria per prendere eventuali provvedimenti utili a migliorare le procedure di prelievo.
TELEFONO:     011/6634225      011/6395181
E-MAIL:      udr.fidas@fidasadsp.it                    medici@fidasadsp.it  



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